licenziamento

Licenziamento e comporto

Durante la malattia il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto per il tempo determinato dalla legge, dai contratti collettivi, dagli usi o secondo equità. Decorso tale termine il datore di lavoro ha diritto di recedere dal contratto, dando il regolare preavviso. DURATA Il termine di conservazione del posto di lavoro è praticamente stabilito dai…

Licenziamento e maternità

Le lavoratrici non possono essere licenziate dall’inizio del periodo di gravidanza fino al termine dei periodi di interdizione dal lavoro previsti dal Capo III del D.Lgs. 151/2001 (congedo di maternità), nonché fino al compimento di un anno di età del bambino. La corte di Giustizia Europea (sent. C-460/06), ha stabilito che nel periodo tutelato è…

Rimane traccia del mio licenziamento?

Partiamo dal presupposto che il licenziamento deve essere impugnato dal lavoratore entro il termine perentorio di 60 giorni dalla sua comunicazione. Questa è la regola applicabile a tutti i licenziamenti comunicati in forma scritta. Rimane traccia del mio licenziamento? La risposta è NO. Il lavoratore non deve indicare nel suo Curriculum le ragioni che lo hanno…

Come impugnare il licenziamento

In tutti i casi di invalidità, il lavoratore può impugnare il licenziamento. Come impugnare il licenziamento Il licenziamento deve essere impugnato con qualsiasi atto scritto, idoneo a rendere nota al datore la volontà del lavoratore. Termine Il licenziamento deve essere impugnato entro 60 giorni dalla comunicazione del recesso. Vizi I vizi possono essere così riassunti:…

La modifica delle mansioni

Il datore di lavoro ha il potere di modificare le mansioni del lavoratore durante lo svolgimento del rapporto di lavoro rispetto a quanto concordato al momento dell’assunzione. Modifica delle mansioni ai sensi dell’art. 2130 c.c. L’esercizio di tale potere, denominato jus variandi, è disciplinato dall’art. 2103 c.c. che, come sostituito dal D.Lgs. 81/2015 in attuazione…

Sono obbligato allo straordinario? Posso rifiutarmi?

Se il lavoratore rifiuta, senza giustificato motivo di prestare il lavoro straordinario legittimamente richiesto commette un inadempimento sanzionabile disciplinarmente? Iniziamo subito con il dire che l’orario straordinario, consiste nelle ore di lavoro eccedenti l’orario di lavoro normale  quantificato in 40 ore settimanali, salva la disciplina dei contratti collettivi . Quando è consentito il lavoro straordinario?…

Il Mobbing

Per mobbing s’intende una pratica persecutoria o di violenza psicologica perpetrata dal datore di lavoro o da colleghi nei confronti di un lavoratore, per costringerlo alle dimissioni o comunque ad uscire dall’ambito lavorativo. Gli elementi identificativi del mobbing sono: la presenza di almeno due soggetti, il mobber (parte attiva) ed il mobbizzato (parte passiva), che…

I Privilegi dei Crediti nel Diritto del Lavoro

I Privilegi sono della cause legittime di prelazione accordate dalla legge in considerazione della natura del credito che consentono al titolare di soddisfarsi con preferenza sugli altri creditori in sede di esecuzione forzata. Ai sensi dell’art. 2751, n. 1, c.c. il lavoratore ha un privilegio generale su tutti i beni mobili del datore di lavoro…

Dimissioni per giusta causa

Le dimissioni per giusta causa sono quelle giustificate da gravi inadempimenti del datore di lavoro. In questi casi il lavoratore non è tenuto al rispettare il termine di preavviso e, anzi, il datore di lavoro è tenuto a pagargli l’indennità di mancato preavviso. Classico esempio di dimissione per giusta causa è la mancata corresponsione della retribuzione in…

L’offerta transattiva nei licenziamenti

L’art.6 del d.lgs. n.23 del 04.03.2015 introduce uno strumento di risoluzione delle controversie in materia di licenziamento, per i lavoratori assunti dopo il 15 marzo 2015. Più precisamente, in caso di licenziamento il datore di lavoro, al solo fine di evitare il giudizio,  può offrire al lavoratore,  entro i termini di impugnazione stragiudiziale del licenziamento, in una delle…